Il “Centro del Boscaccio” nasce dalla passione e dall’impegno dei coniugi Cesare e Caterina Bertozzi, legati da profonda amicizia a Giovannino Guareschi. La scelta del nome e la collocazione del Museo non sono casuali: la piccola torre campanaria di Diolo è posta a breve distanza dal “podere Bosco”, dove vivevano i nonni paterni dello scrittore, ed è ricordata da Guareschi nel suo primo racconto tratto da “Don Camillo e il suo gregge” edito nel 1953. All’interno del campanile, frammento superstite dell’antica chiesa parrocchiale di Diolo, si possono trovare testimonianze, scritti ed oggetti capaci di raccontare al visitatore il mondo, la tradizione e la vita del giornalista e scrittore Guareschi.